ACCIAI AUTOMATICI
Come “funzionano”
Gli acciai automatici hanno come scopo principale quello di essere estremamente lavorabili alle macchine utensili.
Per poter raggiungere questo obiettivo è necessario che:
- durante le lavorazioni meccaniche il truciolo si spezzetti in modo che non si avviluppi sugli utensili;
- gli utensili abbiano una lunga durata;
- la superficie del pezzo finito abbia una rugosità adeguata.
Per ottenere tutto ciò è necessario agire sull’analisi chimica dell’acciaio.
Nella totalità degli acciai automatici è presente lo zolfo come elemento di lega.
Questo elemento al di sotto dei 769°C è poco solubile nel ferro e in presenza di manganese (anch’esso sempre presente negli acciai automatici) forma solfuri di manganese.
I solfuri di manganese migliorano la lavorabilità perché agiscono come discontinuità della matrice metallica permettendo ai trucioli di rompersi durante la lavorazione meccanica. Funzionano, inoltre, da autolubrificanti e riducono l’aderenza del materiale sull’utensile.
Come i solfuri di manganese, il piombo aumenta la truciolabilità dell’acciaio e inoltre durante la lavorazione fonde localmente nell’interfaccia tra utensile e pezzo agendo in questo modo da lubrificante, migliorando conseguentemente la finitura superficiale e la vita dell’utensile.
Ci sono altri elementi che migliorano la lavorabilità degli acciai automatici, su tutti il tellurio e il bismuto.
Il tellurio influenza notevolmente la forma dei solfuri di manganese rendendoli globulari con conseguente miglioramento della lavorabilità alle macchine utensili e della deformabilità a freddo.
Il bismuto ha un comportamento molto simile al piombo. Ha una ridotta solubilità all’interno dell’acciaio liquido e durante la solidificazione forma precipitati intergranulari.
Avendo una bassa temperatura di fusione, il bismuto forma uno strato lubrificante tra pezzo e utensile con miglioramento della vita degli utensili.
Insieme allo zolfo è spesso presente anche il piombo, elemento che non rimane in soluzione nell’acciaio ma si disperde finemente ed omogeneamente formando delle inclusioni che sono spesso associate ai solfuri di manganese.
Tipologie degli acciai automatici disponibili in Gieffeacciai
Acciai automatici non destinati al trattamento termico
Si tratta della famiglia più comune e più numerosa, suddivisibile in due gruppi, gli acciai al solo zolfo come l’11SMn30 e l’11SMn37, caratterizzati da buona lavorabilità e le loro versioni con piombo, 11SMnPb30 e 11SMnPb37 con importante incremento della lavorabilità fino ad arrivare agli acciai con tellurio e bismuto, come l’11SMnPb30+Te+Bi e l’11SMnPb37+Te+Bi, che portano la lavorabilità ai massimi livelli con l’aggiunta della deformabilità a freddo per la presenza del tellurio.
Acciai automatici da carburazione
Il 10SPb20 è un acciaio automatico studiato per tutti i pezzi che necessitano di una buona lavorabilità e che devono essere successivamente carbocementati.
Acciai automatici da bonifica
Acciaio automatico ideale per essere sottoposto a bonifica dopo lavorazione meccanica è il 46S20, ma per chi vuole una maggiore lavorabilità dovuta alla presenza del piombo, è possibile utilizzare il 36SMnPb14.